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I difetti dellíimmobile: responsabilit‡ e rimedi

La responsabilit‡ per i vizi dell'immobile in capo al venditore ed la costruttoreCome in tutti i casi di compravendita, anche nel caso in cui oggetto del contratto sia un immobile ìil venditore Ë tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea allíuso cui Ë destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valoreî. CosÏ stabilisce líart. 1490 del codice civile, che deve essere letto unitamente al successivo art.

Il "nome" dell'impresa

Ditta, azienda, impresa, insegna: qual è la denominazione corretta dell'attività commerciale? "Ho preso in affitto un'impresa"; oppure: "Abbiamo cambiato ditta"; od ancora: "Ho comprato la licenza". Molto spesso, nella pratica, capita di sentire affermazioni di questo tipo o, comunque, frasi in cui si fa generico riferimento allíattività commerciale, magari soffermandosi su uno od un altro aspetto della stessa.

Testamento e successioni

La libert‡ di disporre dei propri beni Ë un diritto irrinunciabileGli articoli 536 e seguenti del codice civile individuano la categoria dei cosiddetti ìlegittimariî, che sono quegli eredi cui, in ogni caso, deve andare qualche cosa dopo la morte dellíereditando (cosÏ si chiama colui che, morendo, lascia dei beni in eredit‡). Presupposto necessario affinchÈ queste norme trovino applicazione Ë che ci sia effettivamente qualche cosa da dividere tra gli eredi: se non cíË nulla, non cíË successione.

Manutenzioni e riparazioni urgenti dell'immobile locato

Alcuni casi pratici risolti dai Giudici italianiCome noto, al di l‡ della distinzione fondamentale tra manutenzione ordinaria e straordinaria (la prima di competenza dellíinquilino, la seconda di spettanza del locatore), non Ë molto semplice distinguere, dal punto di vista pratico, le singole fattispeci. I giudici si sono occupati moltissime volte di questa materia, fonte di continui dissapori e liti giudiziarie tra proprietari ed inquilini. Vediamo alcune delle pronunce pi? interessanti. Innanzitutto va precisato che, come stabilisce líart.

I difficili rapporti tra proprietario e conduttore

Un caso emblematico: le modifiche strutturali allíimmobileNellíambito di un rapporto contrattuale avente ad oggetto líaffitto di un locale da adibirsi alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, proprietario e conduttore si trovano, molto spesso, su posizioni contrastanti, se non addirittura antitetiche. Pensiamo, sin dal momento della sottoscrizione del contratto, allíinteresse del proprietario a ìspuntareî un canone pi? alto possibile, contrapposto a quello del conduttore finalizzato ad avere, invece, canoni il pi?

HACCP: la sicurezza entra in cucina

Legge 626, direttiva cantieri, certificazione degli impianti ed ora líigiene degli alimenti: solo un altro mare di carte, o un passo avanti per una migliore qualit‡ della vita?Líimprenditore italiano che si occupa di vendita o, addirittura, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, deve fare i conti con una nuova giungla di obblighi e procedure: quelli dettati dal Decreto Legislativo n. 155 del 26 maggio 1997 che, entrato in vigore con un bel poí di ritardo, ha portato nel nostro ordinamento una nuova sigla: HACCP.

Passeggiate in campagna: diritti di passaggio e propriet‡ privata

Accesso ai fondi tra libert‡ costituzionali e rispetto della prorpiet‡ privataìLa propriet‡ privata Ë riconosciuta e garantita dalla leggeî, come sancisce líart. 42 della costituzione, come pure ìinviolabileî Ë il domicilio (art. 14 della Costituzione). Per converso, esiste anche il diritto di ìcircolare liberamenteî in tutto il territorio italiano (art. 16), come pure innegabile Ë il sacrosanto diritto di ciascuno di gironzolare per la campagna in bicicletta.

Debiti altrui e responsabilit‡ del convivente

Se l'Ufficiale Giudiziario bussa alla porta di casa per un debito di uno degli occupanti, cosa succede?Eí principio fondamentale del nostro ordinamento che dei debiti ognuno risponde con il proprio patrimonio, senza che possano essere coinvolti terzi estranei ed inconsapevoli. Un problema, perÚ, Ë cagionato non da una norma sostanziale, ma da una scelta procedurale.

La prima scadenza del contratto di locazione non abitativa

Proprietario e conduttore di fronte al diniego di rinnovazione dopo i primi sei anniLa cosiddetta legge sullíequo canone (l. n. 392 del 27 luglio 1978), che disciplina, tra líaltro, la durata minima dei contratti di locazione e, per le sole locazioni ad uso abitativo, i criteri attraverso i quali determinare líammontare del canone legale, detta una norma molto importante e di notevole rilevanza pratica in tema di rinnovo del contratto una volta che questo sia giunto alla sua naturale scadenza.

La comunicazione di recesso nel contratto di locazione

La rinnovazione del contratto alla prima scadenza: un diritto del conduttore tutelato dalla legge.Il contratto di locazione deve avere, per legge, una durata minima prestabilita (sempre distinguendo tra locazione ed affitto, intendendo con il primo termine la concessione in godimento di un bene di per sÈ non produttivo e con il secondo un bene che per sua natura produce utili: in sostanza, un immobile nel primo caso, uníazienda organizzata e corredata di ogni accessorio nel secondo).

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